Pillole di cohousing
Il nostro nome deriva dall’unione di due momenti. Il primo “Giardino” arriva dagli inizi del nostro cammino quando, una volta acquistato il terreno, le riunione le venivamo a fare nel magazzino del Garden. Sul terreno, infatti, c’erano delle serre di un vivaio che si chiamava Garden e per noi era diventato normale dire “Ci vediamo al Garden”. Quando abbiamo dovuto pensare seriamente al nostro nome abbiamo deciso di tradurre la parola Garden in Giardino.
Per quanto riguarda Folli, cosa dire, è stato condiviso da tutti che quando parlavamo del nostro progetto ad amici e parenti ci dicevano che eravamo dei matti e abbiamo cercato un modo più poetico per definirci e così è nato “Folli”.
Mentre all’inizio ci si vergognava di presentarci così, specialmente alle istituzioni, ora ne siamo orgogliosamente fieri.
Le nostre case hanno una struttura in legno (non sono di X-LAM) e le abbiamo acquistate da un’azienda in Austria. Le pareti sono arrivate già tutte assemblate e sono state montate con una gru direttamente qui in cantiere.
Se sei curioso vai a vedere le foto del cantiere.
No, non è vero. Il riscaldamento l’abbiamo installato altrimenti non ci avrebbero dato l’abitabilità, ma alla fine dei conti lo teniamo acceso solo pochi giorni all’anno. Sono le pareti della casa che fanno il duro lavoro di tenerci al caldo!
In questo modo siamo riusciti a stipulare il mutuo con la Banca Etica, la quale ci ha chiesto per la durata del cantiere, solo la restituzione degli interessi e con il rogito delle case il mutuo è stato frazionato alle singole famiglie. Il secondo motivo è stato per riuscire ad avere il controllo su ogni singola azione e non rischiare di affidarci a cooperative poco sicure.
Abbiamo una grande falegnameria in cui ripariamo e costruiamo dei mobili, una lavanderia con lavatrici e asciugatrici a disposizione di tutti i cohousers e un grande cartellone in cui segniamo i vari lavaggi, un magazzino GAS per lo stoccaggio degli acquisti delle famiglie durante gli ordini mensili, una sala comune in cui fare i nostri incontri e le nostre assemblee, ovviamente la piazza in cui convergono tutte le entrate degli appartamenti e l’ultima fatica è la Casa Comune con appartamento per l’accoglienza.